Nella lista nascita non può mai mancare il sacco nanna, uno degli acquisti più consigliati in vista dell’arrivo di un bebè affinché dorma al caldo e al sicuro. Occorre però sapere come prendersene cura al fine di farlo durare più a lungo.
Sacco nanna: che cos’è
Il sacco nanna è una dotazione imprescindibile per prendersi cura di un neonato dai primi mesi di vita fino anche ai 3 anni. Nell’interrogarsi su come favorire il sonno e il benessere dei più piccoli durante la notte, ci si rende conto di quanto sia piacevole la sensazione di essere avvolti. La messa a letto e la nanna sono momenti veramente delicati che il bambino vede come dei veri e propri distacchi dai genitori, nelle cui braccia può accoccolarsi e stare al caldo. Il sacco nanna, da preferire in tessuto naturale e in toni neutri, aiuta in questi momenti mimando il caldo abbraccio di mamma e papà.
I bambini durante la notte si muovono molto, si rigirano fino a ritrovarsi a testa in giù. Un bimbo piccolo spesso resta scoperto e senza coperta che lo tenga al caldo, salvo che non usi un sacco nanna. Inoltre, è molto più sicuro perché il lenzuolino e la coperta sono sconsigliati per via del rischio di soffocamento. Infatti, l’uso del sacco nanna è incluso tra le buone pratiche per un sonno del bebè privo di rischi. Anche cuscini e pupazzetti vari sarebbero da togliere per evitare il re-breathing cioè che il bambino inali il suo stesso respiro ricco di anidride carbonica la quale ristagna a causa di tutti questi accessori inutili.
Disponibile in vari spessori e taglie, il sacco nanna, invece, lo fa addormentare in sicurezza e lo tiene al caldo tutta la notte, scongiurando il rischio di ipotermia e, allo stesso tempo, preservando la possibilità di muoversi. Il sacco nanna è anche pratico perché facile da trasportare quindi perfetto per essere portato fuori per le passeggiate o per una gita di qualche giorno.
Coperta ponderata: come farla durare a lungo
Questa specie di mini sacco a pelo indossabile, noto anche come coperta ponderata, richiede alcune accortezze per durare a lungo nel tempo. Al pari di tutta la biancheria da letto, va arieggiato dopo l’uso per eliminare l’eventuale umidità in eccesso. Dopo averlo rivoltato, può essere messo fuori all’aria per qualche minuto e sbattuto leggermente al fine di rimuovere batteri, acari ma anche capelli e altri residui. Una volta che non serve più, va riposto nell’armadio in una custodia.
Sacco nanna: le istruzioni di lavaggio
Per quanto riguarda invece il lavaggio vero e proprio, occorre rifarsi alle istruzioni di ogni singolo prodotto riportate nell’etichetta interna.
In linea di massima tuttavia, il sacco nanna può essere lavato in lavatrice selezionando un programma delicato cioè a una temperatura inferiore di 40° C, al minimo dei giri per quanto riguarda la centrifuga, tenendo presente che eventuali macchie più persistenti vanno trattate prima a mano.
Prima di inserirlo in lavatrice, bisogna ribaltarlo e scegliere un detergente più delicato possibile privo di profumazioni. Il lavaggio del sacco nanna, come di tutta la biancheria da letto, va fatto frequentemente preferendo l’asciugatura al sole.