Dei danni provocati dalla nicotina sulla salute si sente parlare ormai da diverso tempo, come testimoniano le scritte presenti per legge sui diversi packaging delle sigarette.
Ma quali sono esattamente gli effetti della nicotina? Ne parliamo in questo articolo in cui vi anticipiamo già una cosa: un’alternativa alla sigaretta c’è ed, ad esempio, la sigaretta elettronica, proposta da diverse aziende tra cui Kiwi, la quale utilizza anziché il sistema del riscaldamento del tabacco quello più sicuro della vaporizzazione. Il tutto con un design pratico e glamour, perfetto per chi non vuole rinunciare a essere fashion anche durante i momenti di maggiore relax. Inoltre offre un’esperienza di fumabilità pari alla sigaretta grazie ai suoi filtri in cotone e, grazie alla possibilità di scendere gradualmente di nicotina, viene usata spesso per smettere di fumare.
Che cos’è la nicotina?
La nicotina è una sostanza di tipo psicoattivo e più esattamente un alcaloide stimolante. Produce in chi la consuma assuefazione e, di conseguenza, dipendenza.
Si trova particolarmente concentrata all’interno delle foglie di tabacco e il suo nome deriva da quello dell’ambasciatore francese Jean Nicot, ovvero colui che ha introdotto i semi della pianta in Europa a partire dal 1550.
La sigaretta porta a un assorbimento importante, nella forma classica a cui siamo abituati, ovvero quella che vede l’accensione tramite accendino, della nicotina, la quale passa attraverso la mucosa del tratto gastrointestinale e respiratorio arrivando direttamente nel cervello tramite il sangue.
L’assunzione della nicotina presenta effetti rilassanti e tranquillizzanti che, però, quando sovradosati possono portare effetti spiacevoli su diversi organi. Inoltre, la sua metabolizzazione avviene con velocità crescente rispetto all’uso che se ne fa, ecco perché è importante stare attenti non solo alla quantità ma anche alla modalità di assunzione.
Gli effetti della nicotina sul cervello
Abbiamo visto come la nicotina arrivi attraverso il sangue al cervello e agli altri organi. Una volta assimilata si trasforma in cotinina, una sostanza facile da assorbire e che rimane a lungo nella saliva, nei capelli, nelle urine e persino nel latte materno, dove presenta un tempo di permanenza superiore di ben dieci volte alla stessa nicotina.
Arriva in meno 10 secondi fino ai recettori nicotinici, localizzati nella parte del cervello deputata alle emozioni: l’amigdala. A lungo andare l’uso prolungato della nicotina provoca l’assuefazione dei recettori. Ciò significa che dopo l’iniziale stato di benessere e gioia, provoca una dipendenza dalle sigarette sia fisica sia psicologica di cui liberarsi si rivela tutt’altro che semplice da debellare.
Gli effetti della nicotina sul cuore e sugli altri organi
Gli effetti della nicotina sul cuore sono importanti e correlati anche alla possibile insorgenza di un’altra malattia: il cancro ai polmoni. A essere danneggiate, le arterie, la cui azione porta allo sviluppo di malattie cardiovascolari tra cui infarto e ictus.
Inoltre, l’assunzione della nicotina in importanti quantità tende a provocare tachicardia, è la causa principale di enfisema polmonare e bronchite cronica, comporta l’invecchiamento della pelle e favorisce lo sviluppo delle rughe.
Altri effetti sgradevoli correlati sono la tipica tosse del fumatore, la comparsa di un colore giallastro su denti e dita, la sensazione di mancanza di fiato e altre patologie di tipo tumorale: oltre al già citato cancro ai polmoni, il cancro alla bocca, alla laringe, al pancreas, alla vescica, ai reni, alla cervice all’esofago, all’intestino e allo stomaco. La nicotina, quindi, non va assolutamente sottovalutata e consumata in maniera consapevole.