Per le donne le scarpe non basterebbero mai, proprio come le borse. Croce e delizia per il portafogli, questi accessori riempiono gli armadi, gli scaffali e le scatole di tutte le case. Ogni stagione ha i suoi ‘must have’ e le sue tendenze: stare al passo con la moda del momento non è semplice, richiede una certa preparazione e dedizione ma soprattutto occorre buon gusto. A fare la differenza, oltre a forme e colori, sono naturalmente i tacchi: stiletto, texani, flat e super fini ma anche a zeppa oppure a rocchetto. Ciascuna tipologia ha un nome ben preciso e specifiche caratteristiche, molte persone però si limitano a parlare genericamente di tacchi alti o bassi, senza fare troppa distinzione.
Invece c’è tutto un mondo, plasmato dalla creatività e dalla fantasia dei designer d’alta moda che da sempre si interrogano sul modo migliore per valorizzare abiti, andatura e portamento femminile. Nella nuova collezione Dora Shoes, per esempio, a dominare saranno tacchi di tipo flat, ovvero bassi a terra, ma anche tacchi a coda (quelli che si vedono con maggior ricorrenza sulle piste da ballo, per intenderci, ma non solo). E così accade per qualsiasi altro brand, chiamato ad alternare l’offerta di stili e modelli nel rispetto dei diktat delle passerelle più blasonate. Vediamo allora nomi e caratteristiche delle tipologie più ricorrenti di tacco femminile, una parte della calzatura che nel corso delle epoche ha subito molte rivoluzioni.
Zeppa, rocchetto e cono ma anche kitten heel e blocchi
Era la divina Marylin Monroe a dire che chiunque fosse stato a inventare i tacchi alti ‘le donne gli devono molto’. Stiamo parlando infatti di un dettaglio di stile che è in grado di giocare un ruolo davvero cruciale nel guardaroba femminile e nella composizione di qualsiasi outfit in generale. C’è il tacco a rocchetto, che ricorda un po’ il supporto intorno al quale si avvolgeva il filo per cucire (era in legno, largo alle estremità e più sottile al centro). I kitten heel, emblema di stile e bon ton, sono invece di un’altezza che non supera mai i 5 centimetri e sono più adatti a giovani donne non ancora pronte per gli stiletto, inventati da Roger Vivier. Questi ultimi sono altissimi, considerati super sexy e sono anche indicati con l’appellativo ‘tacco 12’. Poi abbiamo il tacco a cono, la cui attaccatura è più larga e si va assottigliando mentre scende a terra, e il tacco texano che è di ispirazione western ed è tipico degli stivali da cowboy (alto non più di 3 centimetri). La zeppa, ideata da Salvatore Ferragamo, è un rialzo che va a unirsi alla suola diventandone un prolungamento e parte integrante sotto tutto il piede. Il tacco italiano, parente dello stiletto, è anch’esso alto e sottile: diversamente dal secondo, che si assottiglia verso il basso, il suo diametro resta costante fin dall’attaccatura. Infine è molto popolare di questi tempi anche il tacco a blocco, o block heel: la sua forma è cubica, è in grado di dare grande stabilità a chi lo indossa e può raggiungere circa i 6 centimetri di altezza.