Shaggy corto: tutto quello che c’è da sapere e come valorizzare il caschetto scalato

shaggy corto

Qualcuna potrà stupirsi nel vederlo tra le tendenze capelli 2020: lo shaggy corto richiama, infatti, inevitabilmente le atmosfere anni Settanta, amato com’era da celebrità del piccolo e del grande schermo dell’epoca (chi non ricorda la Anne Hathaway degli esordi?). Perché, però, il taglio shag è tornato di moda questa primavera-estate e come renderlo decisamente più fresco, attuale e meno retrò?

Foto: @hairstyles_beauty (IG)

shaggy corto

Taglio shaggy corto: così torna di tendenza

Partiamo dalla prima domanda: è già da qualche anno che, a intermittenza, lo shag cut torna sulle passerelle e sulle riviste di settore, esaltato dagli hairstylist più modaioli. Ora come allora, di un taglio come questo conquista soprattutto la versatilità: uno shaggy corto, infatti, sta bene a tutte ed è, soprattutto, in grado di valorizzare qualsiasi tipo di lineamento e incarnato.

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Oltre che, va da sé, essere adatto a qualsiasi tipo di capello: un buon parrucchiere, cioè, dovrebbe essere in grado di realizzare sia sui capelli lisci, sia sui capelli ricci o mossi uno shag medio-corto bello da vedere e facile da asciugare anche a casa.

È probabilmente questa, del resto, uno delle ragioni della popolarità di questo particolare caschetto scalato: è un taglio che non richiede grande cura né grande familiarità con spazzola e phon, l’ideale insomma per chi ha poco tempo (o poca voglia) da dedicare alla piega e non può concedersi sempre una sosta dal parrucchiere.

O, perché no? Per chi ama particolarmente l’effetto disordinato: con le sue scalature accentuate, lo shaggy corto si presta spontaneamente infatti a quell’effetto un po’ nature, un po’ selvaggio, un po’ volutamente trasandato che tanto amano gli stilisti (e non solo).

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Un taglio shag è, insomma, il taglio perfetto per chi non vuole preoccuparsi in ogni momento di avere la testa perfettamente in ordine, dal momento che qualche ciocca ribelle e indomabile fa parte del fascino dello shaggy in tutte le lunghezze.

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La parola d’ordine, del resto, è movimento: spesso lo shaggy corto è la soluzione che i parrucchieri consigliano a chi è stanco del solito taglio retto e geometrico (il classico caschetto!) e voglia passare a qualcosa di più dinamico e, a tratti, persino più giovanile.

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Per la stessa ragione, uno shag cut potrebbe aiutare quando si vuole dare un po’ di volume a capelli appiattiti da un vecchio taglio che non li valorizza più, sciupati da troppo colore e da altri trattamenti aggressivi o per natura molto fini: ogni taglio scalato, in fondo, è una buona soluzione per rendere più “viva” la chioma e per giocare con i volumi.

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Shag ed effetti di colore

Uno dei consigli migliori, però, per le più attente ai trend e alle mode del momento è abbinare il taglio shag con degli effetti di colore.

Per rispettare il Pantone 2020, meglio sceglierne di naturali, in tonalità calde come l’ambra, il caramello o il pesca e realizzati in maniera uniforme su tutta le lunghezze: aiuteranno a dare un tocco di brio in più allo shaggy corto e a rendere davvero frizzante e irresistibile, proprio come quelle delle star, la propria chioma.

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