Qualcuna potrà stupirsi nel vederlo tra le tendenze capelli 2020: lo shaggy corto richiama, infatti, inevitabilmente le atmosfere anni Settanta, amato com’era da celebrità del piccolo e del grande schermo dell’epoca (chi non ricorda la Anne Hathaway degli esordi?). Perché, però, il taglio shag è tornato di moda questa primavera-estate e come renderlo decisamente più fresco, attuale e meno retrò?
Taglio shaggy corto: così torna di tendenza
Partiamo dalla prima domanda: è già da qualche anno che, a intermittenza, lo shag cut torna sulle passerelle e sulle riviste di settore, esaltato dagli hairstylist più modaioli. Ora come allora, di un taglio come questo conquista soprattutto la versatilità: uno shaggy corto, infatti, sta bene a tutte ed è, soprattutto, in grado di valorizzare qualsiasi tipo di lineamento e incarnato.
Oltre che, va da sé, essere adatto a qualsiasi tipo di capello: un buon parrucchiere, cioè, dovrebbe essere in grado di realizzare sia sui capelli lisci, sia sui capelli ricci o mossi uno shag medio-corto bello da vedere e facile da asciugare anche a casa.
È probabilmente questa, del resto, uno delle ragioni della popolarità di questo particolare caschetto scalato: è un taglio che non richiede grande cura né grande familiarità con spazzola e phon, l’ideale insomma per chi ha poco tempo (o poca voglia) da dedicare alla piega e non può concedersi sempre una sosta dal parrucchiere.
O, perché no? Per chi ama particolarmente l’effetto disordinato: con le sue scalature accentuate, lo shaggy corto si presta spontaneamente infatti a quell’effetto un po’ nature, un po’ selvaggio, un po’ volutamente trasandato che tanto amano gli stilisti (e non solo).
Un taglio shag è, insomma, il taglio perfetto per chi non vuole preoccuparsi in ogni momento di avere la testa perfettamente in ordine, dal momento che qualche ciocca ribelle e indomabile fa parte del fascino dello shaggy in tutte le lunghezze.
La parola d’ordine, del resto, è movimento: spesso lo shaggy corto è la soluzione che i parrucchieri consigliano a chi è stanco del solito taglio retto e geometrico (il classico caschetto!) e voglia passare a qualcosa di più dinamico e, a tratti, persino più giovanile.
Per la stessa ragione, uno shag cut potrebbe aiutare quando si vuole dare un po’ di volume a capelli appiattiti da un vecchio taglio che non li valorizza più, sciupati da troppo colore e da altri trattamenti aggressivi o per natura molto fini: ogni taglio scalato, in fondo, è una buona soluzione per rendere più “viva” la chioma e per giocare con i volumi.
Shag ed effetti di colore
Uno dei consigli migliori, però, per le più attente ai trend e alle mode del momento è abbinare il taglio shag con degli effetti di colore.
Per rispettare il Pantone 2020, meglio sceglierne di naturali, in tonalità calde come l’ambra, il caramello o il pesca e realizzati in maniera uniforme su tutta le lunghezze: aiuteranno a dare un tocco di brio in più allo shaggy corto e a rendere davvero frizzante e irresistibile, proprio come quelle delle star, la propria chioma.