Il filler è un procedimento cosmetico che serve a correggere gli inestetismi cutanei, che si manifestano a seguito del naturale processo di invecchiamento della pelle.
Di norma (quando sei fresca e giovane!) il corpo produce elementi chimici, quali il collagene, l’elastina e l’acido ialuronico, che si combinano tra loro per creare una sorta di reticolo spugnoso, posto appena al di sotto della barriera epidermica, al fine di mantenere la pelle tonica ed idratata. Con il passare del tempo (ahimé), tuttavia, tale struttura tende a perdere di efficacia, portando ad un infragilimento dei tessuti e alla perdita del tono cutaneo, in parole povere, rughe! Qualora l’utilizzo di cosmetici anti-age non sia sufficiente a risolvere in maniera soddisfacente tale problema, è possibile attuare un’azione più mirata attraverso l’iniezione di sostanze riempitive che siano in grado di rigenerare il reticolo assottigliato.
Le differenti tipologie di filler
Esistono diverse tipologie di filler riempitivi, a seconda delle esigenze della signorina che sceglie di intraprendere questo tipo di trattamento estetico. Alcuni filler, infatti sono indicati per intervenire sulle rughe e le pieghe, mentre altri sono consigliati al fine di riempire le depressioni.
A ciò va aggiunto che, in base alla composizione chimica, si possono distinguere due tipologie di riempitivi:
- i filler biologici, che vengono anche conosciuti con il nome di filler di superficie, in quanto vengono riassorbiti dalla cute. Le più conosciute sono il collage bovino, il collagene autologo e il famoso acido ialuronico. Tale tipo di sostanze assicurano effetti entro i 3-4 mesi, soprattutto qualora si segua un corretto stile di vita;
- i filler sintetici, detti anche filler di profondità, poiché ci si trova di fronte ad un riassorbimento assai lento o assente. I più noti sono: il Bio-alcamid, l’Artecoll, il Goretex e il Teflon.
Le fasi del trattamento
La scelta di quale tipologia di filler adottare non può essere presa alla leggera, ma deve essere valutata da un professionista del settore, al fine di non mettere a repentaglio lo stato di salute di chi si sottopone a tale procedura e di garantire una buona durata del trattamento nel tempo.
Di norma un trattamento filler non richiede l’utilizzo di anestesia e viene attuato nel classico regime di day surgery. I risultati estetici sono pressoché immediati, anche se in alcuni casi è possibile che compaiano piccoli inestetismi cutanei, come ematomi, i quali, tuttavia, tendono, nella maggior parte dei casi, a riassorbirsi nell’arco di pochi giorni. E’ bene sottolineare, infine, che il filler può comportare effetti collaterali, quali reazioni allergiche, infezioni e irregolarità di contorno.