Smalto semipermanente: ecco perché quello dell’estetista dura e il tuo no

Lo smalto semipermanente è stata la rivoluzione degli ultimi anni a tema manicure: è rimovibile e comodo come uno smalto normale, ma dura tanto come uno smalto gel. A molte ragazze (anche a te Sabrina V., che hai richiesto questo post!) capita tuttavia che quando lo fanno dall’estetista gli dura anche 3 settimane, mentre quando lo fanno fai da te a casa solo una settimana, perché si apre e si sfoglia come fosse un adesivo.

Ci sono dei piccoli dettagli che fanno la differenza e che solo l’estetista che ti applica lo smalto semipermanente sa. Dettagli che in una normale guida che trovi sui blog non ti dicono, ma che oggi ti sveleremo.

smalto semipermanente

Smalto semipermanente: tutte le tipologie

La prima cosa è capire la differenza fra le varie tipologie di smalto semipermanente che puoi trovare nei negozi professionali e oggi anche nei supermercati per la casa e la cura del corpo (Tigotà, Acqua e Sapone, Saponeria, Cad etc.). Il costo va dai 13-25 euro in base al formato e al marchio.

  • Classico: il tipo classico richiede una base, il colore (da mettere in una due mani) e il top coat finale.
  • Two step: Questo smalto prevede un sistema a due fasi, il colore e il top coat. Nel prodotto c’è infatti già “compresa” la base. Quindi una volta pronta l’unghia si applica direttamente il colore, una o due passate a scelta, e poi si mette il top coat. Alla fine si passa il cleanser che rimuove quello strato appiccicoso.
  • One step: Questo smalto è quello che più assomiglia allo smalto normale, si applica lo strato di colore, anche in questo caso una o due volte e poi semplicemente (neanche sempre) si rimuove il cleanser per togliere lo strato dispersivo appiccicoso. Facile da mettere, ma più difficile da togliere!

In commercio ci sono tutte queste tipologie, le ho provate tutte, sperimentando/ mettendo/ togliendo, abbinando elementi diversi…. la verità è che senza una base (se parliamo di un one step o un two step) si può fare, ma senza un top coat (come dicono per l’one step) a noi non è proprio durato e, tra l’altro, lo smalto è privo della luminosità che ci piace. Non che sia opaco eh, ci mancherebbe, ma non è assolutamente paragonabile.

LA VERITA’: In realtà ritengo lo stesso per la base, a meno che non utilizziate granché le mani. L’unica soluzione che durava davvero e con un bell’effetto come dall’estetista è stata quella con le tre fasi: base/colore/top coat, non ci sono storie. Buon compromesso (se vuoi ridurre la spesa) i prodotti base e top coat in uno solo, cioè che puoi usare sia come base che come tocco finale (Layla 19 euro in negozio o alla metà su Amazon, ne fa uno ottimo).

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Da Glamour

UV e LED

  • Lampada UV: meno costosa, tempo di asciugatura di 2 minuti circa, usa molta energia e richiede la sostituzione dei bulbi all’interno ogni 3 mesi (se si usa molto spesso la lampada). Con questa lampada si possono asciugare tutte le tipologie di lampada.
  • Lampada LED: è più cara, ma utilizza meno energia e asciuga lo smalto più rapidamente, in circa 30 secondi e non ha bisogno di alcuna sostituzione delle lampade. Se ci sono dei malfunzionamenti va sostituito proprio l’apparecchio.

In base all’estetista o al rivenditore potresti sentire pareri discordanti su quale tipo di lampada sia meglio usare. Non è che una sia meglio dell’altra, gli elementi discriminanti sono due: il brand e il tempo a disposizione. Alcune marche richiedono specificatamente un tipo di lampada rispetto all’altro, quindi in questo caso sarebbe meglio, ovviamente, seguire le indicazioni. Questo, tuttavia, non vuol dire che il prodotto non si asciughi nell’altra tipologia di lampada, ma facendo i pignoli, da quello che dicono loro, sarebbe meglio.

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LA VERITA’: Gli smalti si asciugheranno in entrambi i casi, quindi se prendete una lampada UV va benissimo. La grande differenza è la tempistica per l’asciugatura: ovviamente un’estetista ha bisogno di ottimizzare i tempi perché meno ci mette a fare la manicure meglio è perché il tempo è denaro; è per questo che l’avere lampade più rapide per lei è importante. A te che piace arrangiarti a casa e che ti fai lo smalto mentre guardi il tuo programma tv preferito, che l’asciugatura duri 2 minuti o 30 secondi non farà di fatto alcuna differenza, quindi valuta tu se vale la pena spendere di più per l’acquisto di una LED.

Preparare l’unghia all’applicazione dello smalto

Lo smalto semipermanente si stende come un normale smalto e si fa asciugare/polimerizzare nella lampada, dopo di che è possibile fare le proprie attività quotidiane normali senza correre il rischio che si rovini. Per garantire una lunga durata è tuttavia necessario che le unghie siano pronte a legarsi allo smalto.

Dovrai effettuare innanzitutto una normale manicure in cui limi le unghie come ti piacciono e spingi indietro le cuticole. Anche se forse hai sempre sottovalutato la cosa, quello che hai sentito sulla sgrassatura è VERO: è un passaggio fondamentale! La sgrassatura dell’unghia, con cui si toglie il suo grasso naturale, è utile per far aggrappare il colore all’unghia e per fare in modo che non si stacchi come un adesivo.

Come si fa? Si passa il buffer sull’unghia, cioè quel mattoncino bianco rettangolare, in modo anche rapido: non dovete limare grossi strati, basta solo leggermente passarne la superficie. Una volta terminato il passaggio del buffer, va passato un cotoncino con il cleanser. Per rimuovere la polverina che si crea.

VERITA’/ATTENZIONE: non pulire questa polverina con le dita e non toccare nemmeno la superficie perché altrimenti il grasso della pelle (anche se non lo percepisci) si deposita sulla superficie dell’unghia e sarai punto a capo. Inoltre sappi che oltre al cleanser, per pulire lo strato appiccicoso a seguito dell’applicazione del top coat e anche in questa fase per sgrassare la superficie dell’unghia, puoi usare il caro vecchio acetone/rimuovi-smalto! Va benissimo (almeno per queste fasi) e costa decisamente meno, quindi è un bel risparmio!

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I segreti dell’applicazione: mettere lo smalto

L’ordine degli strati lo conosci già: base/colore/top coat. Quanti strati? Di base e top coat rigorosamente uno strato, mentre di colore dipende da te. Personalmente non riesco a non fare due passate perché mi piace che il colore sia bello intenso, ma vedi tu. L’importante è che gli strati siano ben tirati e sottili, mi raccomando! Parti ben indietro perché se il colore ti dura come dovrebbe 3 settimane almeno non avrai grosse fasce senza smalto, ma stai sempre attenta a non andare sopra le cuticole o la pelle, altrimenti avrai un punto di distacco (e non sta nemmeno bene).

Il trucco delle estetiste che non trovi nelle guide online per l’applicazione dello smalto semipermanente? La chiusura! Una dettaglio che sembra una sciocchezza, ma che invece è determinante. Se ci fai caso, quando vai dall’estetista, muove il pennello dal fondo dell’unghia verso l’esterno e alla fine da un paio di pennellate che disegnano la punta dell’unghia (sul filo), in cui i peli del pennello vanno quindi un po’ sopra e un po’ sotto, lasciando un filo di smalto anche appena sotto il bordino dell’unghia. Questo fa aggrappare il colore e fa in modo che non si crei un punto debole di sfaldatura. Vedrai la differenza!

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Per chiudere il colore l’estetista spennella la superficie e poi dà i due tocchi di punta, faccio anche io così e mi trovo bene. La mia amica Martina che ha meno la mano ferma, ha un altro modo che ti indico, poi vedi tu quale ti sta più comodo. Dal momento che adottando il metodo estetista finiva con l’accumulare troppo colore in punta, creando delle orrende gobbe. Lei procede al contrario, cioè dà i due punti di chiusura e poi stende il colore sulla superficie, così da avere un risultato omogeneo. De gustibus!

In tutti i casi ricorda che anche questi due tocchi di chiusura vanno fatti con poco colore! La chiusura va fatta con ognuno degli strati che applichi, dalla base al colore, al top coat!

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